Giovedì 30 settembre 2004 alle ore 16.00, presso il Museo Diocesano di Milano, l’Associazione Gruppo di Betania o.n.l.u.s. presenta l‘Associazione familiare “conVoi” o.n.l.u.s. e promuove l’attività del Centro Eugenio Radice Fossati – Consulenza e ricerca educativa per genitori e adolescenti.
Intervengono: Monsignor Luigi Crivelli, Presidente dell’Associazione S. Ambrogio, nel Museo Diocesano che ci ospita. Laura Magnini, in qualità di moderatrice, è Psicologa e Psicoterapeuta, Consulente per l’Associazione Gruppo di Betania onlus . Monsignor Erminio De Scalzi, Vicario Episcopale per la Città di Milano, impartirà la sua benedizione a sostegno dell’operato dell’Associazione e del Centro Eugenio Radice Fossati, e porterà il proprio contributo sul tema delle relazioni familiari tra genitori e figli . Alberto Scauri, Presidente dell’Associazione familiare conVoi o.n.l.u.s. Daniele Calorio, Psicologo Psicoanalista (S.P.I.), Responsabile tecnico scentifico del Centro Eugenio Radice Fossati . Carlo Radice Fossati, rappresentante della famiglia . Madre Teresa Gospar, Presidente dell’Associazione Gruppo di Betania o.n.l.u.s.
L’Associazione familiare “conVoi” o.n.l.u.s. non ha fini di lucro. Intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale e opera nei settori dell’assistenza sociale e della formazione agli operatori in relazione al campo del disagio e dell’emarginazione, in particolare a favore delle famiglie e degli adolescenti, nelle sue molteplici manifestazioni ed espressioni. L’Associazione familiare “conVoi” o.n.l.u.s. collabora, anche per mezzo di convenzioni, con Enti Pubblici e Privati ed è attiva sul territorio attraverso il Centro Eugenio Radice Fossati – Consulenza e ricerca educativa per genitori e adolescenti.
Nello specifico, il Centro Eugenio Radice Fossati svolge un ruolo di prevenzione sociale in risposta al rischio di disgregazione familiare.
L’obiettivo del Centro Eugenio Radice Fossati è quello di prevenire situazioni di rottura all’interno dei nuclei familiari offrendo un aiuto sia direttamente alle famiglie, sia in modo indiretto attraverso un’attività di formazione a operatori che a diverso titolo lavorano con gli adolescenti.