La voce di Omada

Nella Comunità Terapeutica di Neuropsichiatria Infantile, perno del percorso sono le attività terapeutiche e riabilitative che proponiamo alle nostre adolescenti. Le attività riabilitative sono infatti indispensabili per ristabilire il benessere psichico in quanto aiutano a attivare risorse mentali che, attraverso una inedita percezione delle proprie abilità cognitive, esecutive e relazionali, permettono la riduzione della sintomatologia psichiatrica e la scoperta di poter assumere un ruolo attivo e vitale nel mondo. Oggi desideriamo parlare di un particolare laboratorio che utilizza il lavoro a maglia e all’uncinetto per stimolare, attraverso il motore della creatività, il desiderio di dedicare impegno e tempo a un proprio progetto manufatto. Materiali e colori stimolano a cimentarsi nell’apprendimento di tecniche di lavoro manuale, come punto di partenza per sperimentare e potenziare molteplici capacità:
• Abilità di osservazione, attenzione, concentrazione e memoria
• Abilità di problem solving
• Abilità di ragionamento aritmetico
• Abilità di ragionamento induttivo e deduttivo
• Abilità di mentalizzazione
• Abilità di trasformazione
• Capacità di apprendere dagli errori
• Mentalizzazione della dimensione temporale
• Metacognizione relativa alla complessità dei processi di apprendimento e dei processi creativi
• Metacognizione del valore dell’impegno
• Gestione e modulazione delle emozioni, in quanto associate a materiali e prodotti tangibili
• Migliorare la conoscenza e la consapevolezza di sé, delle proprie risorse e difficoltà.
Ma vogliamo lasciare la parola ad una nostra giovanissima ospite, di 14 anni, e ai suoi lavori: “È tutto iniziato tanto tempo fa, a scuola la mia maestra aveva portato della lana e un uncinetto. E ci aveva insegnato la base. Ero affascinata e riuscii a farlo perfettamente dopo due giorni. Poi ho mollato per un po’. Fino al momento in cui entrai in comunità, trovai subito affinità con una psicologa per via del nostro hobby in comune. Ripresi a farlo e mi aiutò molto, tantissimo. Non esistevano giorni in cui non facevo la maglia. Infatti di solito accompagnavo i miei pomeriggi con dei film, che tenevano impegnata la mia mente. Questo ha fatto la maglia: mi ha liberata, mi faceva smettere di pensare. Non so se per tutti è cosi ma io custodisco gelosamente tutto! Faccio ciò che faccio con passione, sempre!”

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