La collaborazione nella Comunità Terapeutica NPIA Omada

L’uso di strumenti per ascoltare ed affrontare i bisogni delle giovani.
In un mondo sempre più impegnato a rispondere alle sfide crescenti della salute mentale e del benessere, è essenziale fare affidamento su metodi validati e strumenti efficienti per migliorare la qualità dell’assistenza. Nella Comunità Terapeutica di Neuropsichiatria Infantile per adolescenti Omada proprio per questo, tra gli altri, utilizziamo CANS (Child and Adolescent Needs and Strengths): un sistema internazionale progettato per capire meglio i bisogni individuali e le forze in gioco nelle vite delle nostre pazienti. La Dott.sa Silvia Bianchi e la Dott.sa Rosanna D’Arrezzo, rispettivamente neuropsichiatra infantile e psicologa, psicoterapeuta presso la comunità terapeutica Omada, hanno presentato il lavoro quotidiano che in tale direzione svolge l’equipe della nostra Comunità al webinar organizzato dalla UONPIA presso la Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, tenutosi il 24 maggio 2023. Dal 2016 ad oggi Omada ha accolto 54 pazienti, con diversi bisogni e caratteristiche. Come è possibile rilevare dal grafico di seguito, più del 50% delle nostre giovanissime utenti soffriva all’ingresso in Comunità di sindromi depressive.

La collaborazione, con le ragazze e le famiglie, è un elemento cruciale nel percorso verso il raggiungimento degli obiettivi terapeutici della nostra Comunità residenziale. Lavorare insieme non solo facilita una migliore comprensione delle esigenze e delle aspettative, ma promuove anche un senso di appartenenza e impegno, fondamentale per il successo del percorso. Per questo Omada si avvale dell’uso di CANS, che rappresenta un nuovo approccio alla cura e al supporto, basato sull’ascolto attivo dei bisogni degli utenti. Questo modello collaborativo coinvolge attivamente le giovani pazienti e le rispettive famiglie, assicurando che le loro voci vengano ascoltate e prese in considerazione nel processo di pianificazione e assistenza. Ecco come funziona: durante la valutazione con il CANS, gli operatori sanitari si concentrano sui bisogni individuali e sulle forze dell’individuo e della famiglia. Le aree che vengono prese in considerazione sono:

Queste informazioni vengono utilizzate per sviluppare un piano di trattamento personalizzato che mira a migliorare la qualità della vita delle nostre adolescenti. Il processo consente di rispettare l’autonomia dell’individuo e della famiglia, incoraggiando la partecipazione attiva nel processo di cura attraverso una comunicazione chiara e diretta. Ma il vero valore del CANS risiede nella sua natura collaborativa. La valutazione non è un processo unilaterale eseguito da un professionista su un individuo. Piuttosto, è un dialogo aperto tra il professionista, l’individuo e la famiglia. Questo significa che i bisogni e le forze vengono valutati insieme, assicurando che la voce della ragazza e della famiglia sia al centro del processo decisionale. In sostanza, questo strumento offre un approccio basato sull’ascolto e sulla collaborazione, in cui paziente e famiglia svolgono un ruolo fondamentale del processo di cura, ed il cui contributo è sempre valido e prezioso.

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