La scuola oltre i confini

Prosegue la collaborazione di AGB Onlus con il C.I.D.I. (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) di Milano e gli altri 70 partner coinvolti nel progetto Oltre i confini. Un modello di scuola aperta al territorio, uno dei vincitori del Bando Adolescenza dell’Impresa Sociale Con i Bambini.

Il progetto mira a costruire un’alleanza educativa stabile tra scuola, studenti, famiglie e le risorse educative presenti sul territorio e si propone di affrontare la lotta alla dispersione con un approccio globale, basato su un intervento che ha come base l’offerta formativa integrata tra tutti i soggetti coinvolti.

L’anno appena trascorso ci ha visti impegnati in prima linea nella scuola secondaria di primo grado di via Scialoia, dove abbiamo proposto percorsi psicopedagogici sulle emozioni per gli studenti e incontri di supporto al ruolo educativo per genitori e docenti. Una bella esperienza che si svilupperà ulteriormente nel prossimo biennio!

logo Uneba

Minori, mancano fondi per le Comunità

Riportiamo un passo tratto da un appello scritto dalla commissione Uneba Minori lombarda, che segnala grande preoccupazione alla luce dell’attuale convenzione con il comune di Milano

In un clima economico e sociale sempre più teso, il riconoscimento dei diritti e la tutela dei bambini e dei ragazzi si scontra con il problema delle risorse, rischiando di svanire tra le priorità dell’agenda politica. Uneba rappresenta e dà voce ad una rete di realtà storiche del privato sociale che si occupano quotidianamente di famiglie e minori, e per questo motivo desidera sollecitare un dibattito civile e politico sul tema dei diritti di cura del minore in comunità, per l’ormai evidente difficoltà di molti Enti associati a sostenere adeguatamente i giovani più bisognosi della città di Milano.

Gli operatori del “Terzo settore” si impegnano da sempre affinché, anche quando inevitabile, l’allontanamento temporaneo dalla famiglia sia il più breve possibile: si prendono cura dei bisogni di crescita dei giovani, collaborano con il Tribunale e i Servizi sociali a cui i minori sono affidati e sostengono le famiglie fragili da cui provengono, perché possano quanto prima riprendere appieno le loro funzioni educative. Permettere ad ogni ragazzo di vivere nella propria famiglia è un valore e un obiettivo condiviso da tutti i professionisti che operano per la loro tutela.

Le Comunità vengono attivate quando le difficoltà familiari possono iniziare a rappresentare un serio e accertato pregiudizio per la salute e il diritto di crescere del minore, accogliendo ragazzi, famiglie, storie di vita, culture differenti. Si occupano di adolescenti da accompagnare ad un’autonomia personale e sociale, di bambini che necessitano di famiglie affidatarie, di ragazzi “non accompagnati” e, non ultimi, quelli che potrebbero ritornare in famiglia, a condizione di aiutarla a superarne le fragilità

AGB Onlus contro la dispersione scolastica

Scuola, famiglia e territorio: un’alleanza educativa per il futuro degli adolescenti

Agb Onlus si impegna da anni nella realizzazione di progetti in collaborazione con le scuole e con le famiglie, con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica e di valorizzare il ruolo dell’istruzione nella crescita di ogni adolescente.

Dei 590 mila adolescenti che a settembre hanno iniziato le scuole superiori statali, pieni di aspettative, speranze e progetti, più di 130 mila non arriveranno al diploma: questo è il dato allarmante riportato dal Dossier TuttoScuola. 130 mila adolescenti che vivono nel Sud così come nelle aree più sviluppate del Nord, iscritti all’istituto professionale così come al liceo. Un fenomeno trasversale, quindi, di cui tutti siamo chiamati a prenderci cura.

Un fenomeno che interpella anche la nostra Associazione, che dal 1980 si occupa di adolescenti e di sostegno alle famiglie: un cammino dove l’istruzione, la formazione e la cultura sono elementi imprescindibili per dare un senso alla propria vita e al proprio futuro. La scuola ha un valore elevatissimo se si considera inoltre che quelli di oggi sono adolescenti immersi nell’era digitale del web e dei social media, esposti al rischio di essere “iperconnessi” ma sempre più soli, emarginati, influenzabili, manipolabili nelle loro opinioni e senza gli strumenti cognitivi e culturali adatti a difendersi.

La povertà educativa è pericolosa anche perché è connessa alla povertà sociale, alla povertà di relazioni: la scuola, prima che un luogo di conoscenza, è luogo di relazioni. È, come ci ricorda Papa Francesco, “un luogo di incontro (…). E questo è fondamentale nell’età della crescita, come complemento alla famiglia”. Per questo la scuola “non è un’istituzione da rispettare o un servizio da sostenere e potenziare: è un luogo da amare, cioè da scoprire come contesto significativo di vita al di là del suo significato formale”.
Credendo fermamente in queste parole, da diversi anni l’Associazione Gruppo di Betania Onlus opera negli istituti secondari di primo e secondo grado con l’obiettivo di nutrire l’amore di cui parla Papa Francesco, supportando e coinvolgendo sul piano pedagogico studenti, genitori e insegnanti.

Tra le precedenti esperienze della nostra Associazione a sostegno di adolescenti e famiglie ricordiamo GO Insieme per crescere, progetto volto a sostenere gli adolescenti nel percorso di crescita e le loro famiglie; CLAC Cultura , lavoro, accompagnamento, crescita che prevedeva percorsi individuali di supporto allo studio, percorsi formativo-professionalizzanti, presenza educativa nelle scuole, consulenze ai genitori; insieme a Con Voi Onlus, Da ragazza a donna; Tra i banchi ConVoi; Tregue: Scontri necessari e incontri possibili tra adolescenti e genitori tre importanti progetti che si declinavano in momenti formativi rivolti ai gruppi classe e incontri consulenziali rivolti ad alunni e genitori.

Grazie a questa esperienza, il C.I.D.I (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) di Milano ha chiesto ad AGB Onlus di diventare partner del progetto “Oltre i confini. Un modello di scuola aperta al territorio”, uno dei vincitori del Bando Adolescenza dell’Impresa Sociale Con i Bambini.
Il progetto mira a costruire un’alleanza educativa stabile tra scuola, studenti, famiglie e le risorse educative presenti sul territorio e si propone di affrontare la lotta alla dispersione con un approccio globale, basato su un intervento che ha come base un’offerta formativa integrata tra tutti i soggetti coinvolti.
In particolare, prevede il coinvolgimento di: 70 partner; 10.300 studenti tra gli 11 e i 16 anni; 3700 genitori; 1500 insegnanti ed educatori.

L’obiettivo primario del progetto Oltre i Confini è di contrastare la povertà educativa (e quindi l’abbandono e la dispersione scolastica) e di favorire una crescita inclusiva di giovani che a vario titolo si presentano come soggetti deboli, le cui fragilità potrebbero impedire la piena realizzazione di se e il loro inserimento nella società come cittadini attivi. Il progetto mira a permettere a questi ragazzi di sviluppare il loro potenziale nella società, incentivando la loro partecipazione alla formazione e al mercato del lavoro, l’acquisizione di competenze tecniche e trasversali e lo sviluppo di strumenti culturali e cognitivi per “muoversi” nella società.
Nell’ambito del progetto, AGB partecipa attivamente attraverso lo studio e la realizzazione di interventi rivolti ai preadolescenti e agli adolescenti coinvolti. Collabora con le scuole e con le altre Associazioni del territorio coinvolte nel progetto erogando attività di informazione, di sensibilizzazione e di consulenza pedagogica dei propri esperti.
Infine, in collaborazione con i capofila e le università, AGB parteciperà alle fasi di monitoraggio e di valutazione previste dal progetto, che ha una durata di 4 anni e terminerà nel 2022.

fare rete articolo di madre teresa gospar

Fare rete…imparare a lavorare insieme

Essere in tanti non è sempre una risorsa: se si è molte individualità solo aggregate, si può rischiare di fare un complesso di cammini che viaggiano in parallelo, senza incontrarsi mai e soprattutto senza costruire nulla insieme.
Noi, invece, educatori religiosi e laici di Villaluce, uniti dall’unico carisma di Gesù Crocifisso e Risorto, vogliamo fare del nostro essere tanti e diversi una rete che sa rischiare. Obiettivo: avere una direzione comune, un progetto condiviso, nella fatica e nella ricchezza di conoscersi, confrontarsi, camminare insieme. Solo così le nostre ragazze possono crescere e maturare, come ci ricordano le parole di madre Teresa.

“Famiglie, reti di famiglie, comunità residenziali, centri aggregativi, scuole, parti sociali, associazioni culturali, società sportive, gruppi di volontariato, referenti di parrocchie insieme agli operatori dei servizi comunali (centri socioculturali, biblioteche, servizi sociali, spazi giovanili…) e alle molteplici agenzie educative…tutti siamo chiamati ad assumerci la responsabilità di accompagnare una giovane nel scegliere la propria strada, nel costruire la propria originalità in autonomia e nel dialogo con gli altri, senza aderire passivamente a copioni prestabiliti. Occorre, però, garantire le condizioni che rendano possibile l’assunzione della responsabilità: educativa, sociale, politica. Questi obiettivi possono essere raggiunti solo se condividiamo la consapevolezza che tutti siamo nodi di una rete che, pragmaticamente, si costruisce e ricostruisce, di volta in volta, in funzione dei bisogni delle giovani e del loro diritto di crescere. In questa rete indispensabile e fondamentale è il ruolo della famiglia d’origine, quale essa sia.

La storia di ogni ragazza è inesorabilmente connessa a quella della propria famiglia e, in maniera più allargata, del proprio contesto sociale. Chiedere a una giovane di sostenere cambiamenti significativi operando solo nei suoi confronti – credetemi – rende vano ogni sforzo, perché la ragazza, quotidianamente, si troverà a fare i conti con le proprie RADICI e a misurarsi con quanto la famiglia le ha trasmesso!
Sì, anche nelle situazioni che ci sembrano più compromesse!!! La rinuncia al lavoro con la famiglia indurrà inevitabilmente la giovane ad assumere comportamenti antisociali, con una riproduzione delle problematiche originarie, contribuendo ad ampliare il disagio sociale piuttosto che a contenerlo. Bisogna, dunque, strategicamente, recuperare, lavorare e supportare, in ogni modo, la relazione con la famiglia da cui l’adolescente proviene. Occorre, dunque, incentivare un reciproco investimento tra reti sociali e pubbliche istituzioni, cercando di rispettare e valorizzare le specifiche competenze, anziché continuare a sottolineare le inevitabili deficienze.

Per realizzare ciò ritengo che ogni operatore debba mettersi nell’ottica di un lento e faticoso lavoro di presa di contatti, di dialoghi e confronti, di reciproco ascolto, con i rappresentanti di agenzie educative al fine di promuovere la convergenza di interessi e l’integrazione di risorse attorno a queste questioni, senza avere la pretesa di voler in tal modo risolvere tutti i problemi, ma convinti che la posta in gioco è alta perché si tratta di futuro, nostro e della società…

Insomma, mi sento di dover sottolineare che il processo di maturazione di qualsiasi individuo passa attraverso il rischio del continuo confronto con gli altri, con la realtà, con le esperienze; dove la fatica e la gioia della conquista di piccole ma fondamentali tappe di crescita, insegneranno al giovane ad affrontare la vita con speranza perché sicuro che, anche negli inevitabili errori o cadute 
– da affrontare e trasformare – sarà possibile ritrovare nuove opportunità di realizzazione”.

ragazzi convegno uneba 2018

Il convegno nazionale di UNEBA

Un’importante occasione di confronto sull’infanzia e l’adolescenza

Il futuro dei ragazzi ci sta molto a cuore e sentiamo l’esigenza di lavorare insieme. Per questo vorremmo che tutti gli Enti e gli operatori che si occupano di bambini e adolescenti fossero protagonisti con noi di una preziosa occasione di incontro e formazione che ci sembra importante segnalare: il Convegno nazionale “Bambini e Ragazzi: quale futuro? Fra responsabilità e nuovi modelli di genitorialità per la Famiglia e per la Comunità”. È il Convegno che UNEBA in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania e la Scuola Superiore di Scienze dell’Educazione San Giovanni Bosco promuove a Catania nei giorni di giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20 gennaio 2018.
UNEBA, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale, è nata nel 1951 grazie all’Arcivescovo di Milano Montini, futuro Paolo VI. Associa molti dei più importanti Enti religiosi, Fondazioni e Organizzazioni del terzo settore, che operano in Italia nell’ambito delle opere sociali, sanitarie e riabilitative.
Suor Laura Airaghi, presidente di AGB Onlus, è Consigliere Nazionale UNEBA e Presidente della Commissione Minori Nazionale UNEBA.

convegno nazionale uneba 2018Il convegno sarà incentrato su alcune importanti e complesse tematiche riguardanti l’infanzia e l’adolescenza, quali ad esempio il disagio dei minori e delle famiglie oggi, l’importanza della prevenzione, l’integrazione sociale e sanitaria nei Servizi per Minori, i nuovi modelli di intervento psicomotorio e psicoeducativo. Tra le finalità dell’iniziativa è prevista la costituzione di Gruppi di lavoro che svilupperanno, in collaborazione con le Università presenti, una Rete Uneba Nazionale di cooperazione tra i vari Enti che si occupano di bambini e adolescenti, che ci permetta di essere più incisivi nell’interazione sociale e politica in questo momento storico. Obiettivi: sviluppare modelli di intervento sociale più efficaci, attivare nuove forme di sostegno progettuale ed economico per i servizi, avviare un’attività di formazione continua con chi opera nel settore e, infine, introdurre nuovi strumenti tecnologici in ambito psicoeducativo.

Suor Franca Maria, responsabile di Villaluce, condividerà l’esperienza di questa realtà per stimolare un confronto rispetto ai necessari cambiamenti legali, amministrativi e organizzativi per permettere alle comunità educative di continuare ad essere una risposta significativa ai bisogni in continua evoluzione degli adolescenti accolti in comunità.
L’occasione consentirà agli operatori del settore (educatori, psicologi, terapisti, assistenti sociali, formatori, dirigenti) di riflettere e di confrontarsi, insieme a ricercatori e studenti universitari, sullo stato attuale della tutela, dell’educazione, della formazione, dell’assistenza, della riabilitazione di bambini e
adolescenti in condizioni di povertà, rischio sociale, vulnerabilità o disabilità.

Il Convegno, nelle sessioni d’apertura e di chiusura, prevede un dialogo con le autorità locali e governative sui problemi più urgenti. I workshop di venerdì 18 pomeriggio saranno lo spazio di lavoro per la partecipazione attiva dei partecipanti.
Contribuisce all’organizzazione del Convegno la nostra operatrice Paola Lodovici, Presidente Commissione Minori Regione Lombardia UNEBA.

giustizia

Sono minore…ma anche le mie azioni hanno un prezzo

Che cos’è la legalità per una ragazza di 15 anni?
Alla Casa del Sorriso stiamo cercando di capire qualcosa di più grazie all’aiuto dell’avvocato Simone Brusatori, Presidente di un Server del Lions Club Legnano Carroccio, che si è reso disponibile per alcuni incontri sul tema della legittimità in minore età. Di seguito, ecco gli appunti presi e un disegno che due ragazze della Comunità ci offrono per illustrare il primo incontro.

Uno dei primi temi affrontati è stato il modo in cui la legge agisce sui minori. Ha suscitato particolare interesse il progetto denominato “Messa alla prova”, l’opportunità prevista che consente di dimostrare, in un periodo di tempo limitato, che il reato commesso sia stato “un caso isolato” e che non si debba ripetere. Tra le varie attività considerate durante il tempo di “Messa alla prova” è previsto un periodo di volontariato presso le associazioni di beneficenza quali ad esempio la “Croce Rossa”. Si è voluto affrontare anche l’argomento dei reati maggiori, la misura cautelare e quindi la possibilità di scontare la propria pena nelle carceri minorili e poi, nel caso venga previsto un tempo di reclusione abbastanza lungo, nel carcere ordinario.

Abbiamo voluto mettere l’accento sull’immediatezza del reato e sulle conseguenze a lungo termine. Una frase in particolare ci ha colpito: “Nel momento in cui si commette un reato, che sia aggressione o fumare uno spinello, si lascia la decisione a un altro”. Si voleva far capire che una volta commesso il reato è la persona lesa o il carabiniere che decidono se denunciare il fatto. Non dipende più da noi.
Nessuna di noi ragazze conosceva la cosiddetta “fedina penale” e quanto possa gravare sulla vita di un cittadino. Anche, nel caso dei minori, la segnalazione e il mantenimento di tali informazioni incidono sulla costruzione della storia personale. Molto d’ impatto in questo senso, è stata la definizione di “Comportamento Ribelle” riferita a quanti non seguono le regole per un motivo o per un altro.

L’ultima parte dell’incontro è stata dedicata all’uso di sostanze stupefacenti e al fatto che questo sia un reato penale. Si è voluto fare una distinzione tra il possesso e l’uso personale sottolineando che, anche se non si è in presenza di un reato penale, il fatto sarà scritto comunque nella storia personale. In particolare si sono trattati i reati connessi all’uso di stupefacenti e di come questo possa costituire un’aggravante in sede di processo. Uno su tutti il reato di omicidio stradale.

L’incontro è terminato con l’argomento della responsabilità genitoriale. Una volta appreso il senso della legalità ognuna di noi si è posta la domanda: “Quanto il comportamento del singolo può incidere sulla vita degli altri?”. A questo punto la convinzione: “Sono minore, non mi toccano” è crollata, lasciando spazio invece a una maggiore consapevolezza.

* L’immagine è stata realizzata da una delle ragazze
20 anni Casa del Sorriso

20 anni Casa del Sorriso!

Grazie alla generosità della Fondazione Paolo Foglia che ha offerto in gestione lo stabile in Fagnano Olona, 20 anni fa è nata la Sezione di AGBonlus Casa del Sorriso. In questi anni di intensa attività, oltre cento ragazze qui hanno trovato una casa, un futuro e una speranza.

Per festeggiare la Fondazione Paolo Foglia ha organizzato una Santa Messa di Ringraziamento e una Testimonianza in musica, a Santa Maria Assunta di Fagnano Olona, il 27 maggio. Al pianoforte don Carlo Josè Seno e Luca Truccolo.

Domenica 19 giugno abbiamo organizzato una Festa popolare: animazione, giochi e piacevoli sorprese al parco AVIS-AIDO.

Merita particolare attenzione l’iniziativa Pedalando col Sorriso. Il 27 maggio, Davide Levantaci parte in sella alla sua bici per arrivare al santuario di Cracovia dedicato alla Divina Misericordia. Non è il primo grande viaggio che fa in solitaria, ma questa volta ha deciso di destinare la sua fatica alla promozione di una causa particolare, la diffusione e il sostegno delle attività svolte dalla Casa del Sorriso. Un itinerario lungo 1300 km per far correre insieme alle sue ruote un messaggio di solidarietà che giunge con lui fino a Cracovia.
Davide ha conosciuto la Casa del Sorriso qualche anno fa e appassionatosi alla sua missione, ne è diventato un volontario. La capitale polacca è stata scelta da Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Gioventù, importante momento di questo anno giubilare dedicato alla Misericordia. Proprio questo dà profondità e significato a questo viaggio-pellegrinaggio.

 

Visualizza la locandina delle iniziative per i 20 anni

Visualizza la locandina di “Pedalando con Sorriso”

locandina_conferenza_universita_bicocca

AGB in Università Bicocca

Siamo stati presenti alla quarta giornata interculturale dell’Università Bicocca sia di persona che tramite il poster “dallo scontro al conflitto all’incontro” che sintetizza un esempio di progetto educativo individualizzato realizzato in una delle nostre comunità educative. Il progetto vede protagonista un’adolescente extracomunitaria, la difficile relazione con la sua famiglia e il particolare ruolo giocato dall’educatore.

Visualizza il poster

biglietto auguri natale 2015

Santo Natale 2015

“Noi guardiamo il cielo, tante stelle;
ma quando viene il sole,
al mattino, con tanta luce,
le stelle non si vedono.
E così è la misericordia di Dio:
una grande luce di amore, di tenerezza.
Dio perdona non con un decreto,
ma con una carezza,
carezzando le nostre ferite.
Perché Lui è coinvolto nel perdono,
è coinvolto nella nostra salvezza”

cfr discorso di papa Francesco

Auguri affettuosi
ragazze, operatori, suore