Un aggiornamento che ci riempie di soddisfazione!
La Struttura residenziale di Neuropsichiatria Infantile Omada, nata alla fine del 2016, è cresciuta consolidando il suo metodo e l’organico. Ad oggi la Comunità ospita 9 adolescenti portatrici di una storia di intensa sofferenza.
Di seguito un pensiero raccolto dalla viva voce degli operatori.
“Noi siamo una comunità terapeutica RESIDENZIALE e stiamo lavorando sia sul versante della salute mentale sia sul versante pedagogico, per evitare il rischio di trasformare la comunità in clinica. Sostenuti dalla formazione psicopedagogica e clinica, che abbiamo voluto distinte, stiamo sperimentando l’importanza di far dialogare i differenti codici e linguaggi: quello clinico e quello pedagogico. Siamo agli inizi, perché abbiamo solo un anno e mezzo di vita, ma dalla risposta delle nostre ragazze ci sembra di essere sulla strada giusta. Inoltre questo è il mandato che è stato dato dall’Associazione Gruppo di Betania onlus ad Omada fin dagli esordi”.
Ecco la voce di una ragazza:
“ Mi ricordo il primo giorno in cui ho messo piede in comunità. Mi ricordo il cartello bianco e azzurro: “Omada, dal greco insieme”. E quante volte in otto mesi mi sono sentita ripetere “Omada vuol dire insieme”; e quante volte l’ho letto nelle azioni di tutti i giorni tra ragazze e operatori. Convivere con persone che stanno male come me non è facile ma alla fine il gruppo si crea e nasce anche una certa fiducia e complicità. Omada per me significa affetto, esserci sempre nel momento del bisogno, essere uniti. Per quante volte faccia fatica a stare in gruppo, tuttavia riconosco l’utilità: mi ha aiutata a combattere la depressione e mi ha insegnato a vivere con piacere in mezzo agli altri”.
Operare in modo incisivo, infatti, significa lavorare in rete con la ragazza, affinché possa assumere un certo grado di consapevolezza della sua patologia al fine di costruire un’alleanza terapeutica; allo stesso tempo è necessario cooperare con i Servizi invianti e coinvolgere e supportare la famiglia.