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Minori, mancano fondi per le Comunità

Riportiamo un passo tratto da un appello scritto dalla commissione Uneba Minori lombarda, che segnala grande preoccupazione alla luce dell’attuale convenzione con il comune di Milano

In un clima economico e sociale sempre più teso, il riconoscimento dei diritti e la tutela dei bambini e dei ragazzi si scontra con il problema delle risorse, rischiando di svanire tra le priorità dell’agenda politica. Uneba rappresenta e dà voce ad una rete di realtà storiche del privato sociale che si occupano quotidianamente di famiglie e minori, e per questo motivo desidera sollecitare un dibattito civile e politico sul tema dei diritti di cura del minore in comunità, per l’ormai evidente difficoltà di molti Enti associati a sostenere adeguatamente i giovani più bisognosi della città di Milano.

Gli operatori del “Terzo settore” si impegnano da sempre affinché, anche quando inevitabile, l’allontanamento temporaneo dalla famiglia sia il più breve possibile: si prendono cura dei bisogni di crescita dei giovani, collaborano con il Tribunale e i Servizi sociali a cui i minori sono affidati e sostengono le famiglie fragili da cui provengono, perché possano quanto prima riprendere appieno le loro funzioni educative. Permettere ad ogni ragazzo di vivere nella propria famiglia è un valore e un obiettivo condiviso da tutti i professionisti che operano per la loro tutela.

Le Comunità vengono attivate quando le difficoltà familiari possono iniziare a rappresentare un serio e accertato pregiudizio per la salute e il diritto di crescere del minore, accogliendo ragazzi, famiglie, storie di vita, culture differenti. Si occupano di adolescenti da accompagnare ad un’autonomia personale e sociale, di bambini che necessitano di famiglie affidatarie, di ragazzi “non accompagnati” e, non ultimi, quelli che potrebbero ritornare in famiglia, a condizione di aiutarla a superarne le fragilità